Se sei il proprietario di un immobile e non sei soddisfatto dell’operato del tuo amministratore di condominio, tu e gli altri condomini potete scegliere di revocarlo.  Ma come?

Anche la nomina di amministratore di condominio, infatti, non è eterna e l’assemblea può revocare la carica secondo delle modalità ben precise. 

Devi sapere che la nomina dell’amministratore di condominio vale per un anno e, ogni anno, l’assemblea condominiale deve essere riunita per confermare il vecchio amministratore o nominarne uno nuovo.

Vediamo insieme quali sono i passaggi più importanti per cambiare amministratore di condominio. 

1. Come revocare un amministratore di condominio in carica

Per revocare l’amministratore di condominio in carica occorre inviargli una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno, invitandolo a convocare un’apposita assemblea.

Se si decidesse di non voler aspettare la convocazione di un’assemblea esiste la revoca per giusta causa: se l’amministratore ha avuto  comportamenti scorretti e contrari agli obblighi del suo incarico. In questo caso, la revoca può essere disposta in qualunque momento perché si tratta di una risoluzione del rapporto per inadempimento dell’amministratore.

La revoca non per giusta causa, invece, sussiste quando la revoca non è supportata da una giusta causa: condomini possono decidere di revocare l’amministratore in carica convocando l’apposita assemblea. 

L’amministratore, tuttavia, potrà chiedere l’erogazione del compenso fino alla scadenza dell’anno, oltre all’eventuale risarcimento del danno che egli riesce a dimostrare di aver subito a causa della risoluzione anticipata del rapporto.

In ogni caso, se per il conferimento dell’incarico è stato stilato un contratto di servizi, occorrerà verificare cosa è previsto dalla scrittura privata.

Se è prevista la possibilità del condominio di recedere dal contratto con un determinato preavviso, i condomini potranno, senza attendere la fine dell’anno e senza una giusta causa, convocare l’assemblea ed esercitare il recesso rispettando il preavviso contrattuale.

2. Come scegliere il nuovo amministratore di condominio

Nel frattempo, bisognerà guardarsi intorno per trovare un nuovo professionista/studio professionale che faccia al caso del tuo condominio. 

Potresti effettuare delle ricerche sul web, chiedere delle referenze a persone di tua conoscenza che hanno casa nella tua stessa città.

La cosa più importante è sicuramente tener conto di vari fattori:

  • costi
  • servizi offerti
  • professionalità e competenza

3. Nomina del nuovo amministratore di condominio

Quando avrete selezionato con cura il nuovo amministratore di condominio, dovrete nominarlo nuovo incaricato

Per farlo, la metodologia è sempre la stessa: si convoca una nuova assemblea nella quale ci si espirimerà in modo favorevole o contrario alla nomina del nuovo incaricato. 

Nella prima convocazione, è richiesta la maggioranza dei presenti, purché questi rappresentino almeno la metà del valore dello stabile. 

In seconda convocazione (qualora nella prima non sia stato raggiunto il numero legale), invece, per cambiare l’amministratore di condominio è sufficiente un numero di voti a favore equivalente a un terzo del valore dell’edificio.

Una volta nominato il nuovo amministratore, quest’ultimo dovrà prendere accordi con il predecessore per il passaggio di consegne, ossia per il trasferimento delle pratiche e dei documenti relativi al condominio e alla sua gestione.